Autofattura Elettronica: siamo pronti! 

L’estate 2022 è un ricca di novità in materia di gestione contabile e di fatturazione elettronica: diventa obbligatoria  la trasmissione al Sistema di Interscambio (SdI) dell’autofattura relativa al “reverse charge interno” e al “reverse charge esterno” (intracomunitario ed extracomunitario)

Si ricorda a tutti coloro che si avvalgono di sistemi informatici per la gestione della contabilità presso le proprie aziende, la necessità di farsi assistere nella fase di avvio di questa nuova modalità di comportamento contabile – fiscale!

Prima di esaminare i singoli casi, si ritiene opportuno fare un breve riassunto in materia di tempi di emissione e tempi di trasmissioni al Sistema di interscambio delle fatture elettroniche.  La Legge 178/2020 cd. Manovra 2021, evidenzia che i termini per l’emissione dei file XML relativi alle operazioni transfrontaliere sono:

  • le fatture attive dovranno essere emesse alla data di effettuazione dell’operazione  e trasmesse al SdI ed ai soggetti esteri entro 12 giorni dall’effettuazione dell’operazione oppure entro il giorno 15 del mese successivo a quello a cui si riferiscono le operazioni riportate in fattura, se si tratta di fattura elettronica differita;
  • per le fatture passive ricevute da soggetti esteri occorrerà emettere l’integrazione o l’autofattura entro il giorno 15 del mese successivo a quello in cui sono stati ricevuti i documenti che provano l’effettuazione dell’operazione.

REVERSE CHARGE PER ACQUISTI CON FATTURE ELETTRONICHE NAZIONALI (TD16)

Qualora si riceva una fattura nazionale, cioè una fattura per transazioni tra operatori che risiedono nel territorio italiano,  da un fornitore italiano operante in settori come ad esempio edilizia, compravendita dell’oro, rottami, prodotti elettronici, cessioni di console da gioco, tablet, PC, laptop, del gas ed energia, ecc; la stessa sarà una fattura elettronica, con codice Tipodocumento TD01 o TD02 o TD24 senza applicazione dell’IVA,  con uno dei nuovi “codici natura”  N6 (da N6.1 a N6.9 a seconda del settore interessato).

Il soggetto ricevente dovrà emettere un’autofattura elettronica integrativa con codice  Tipodocumento TD16, dell’aliquota IVA e l’imposta dovuta, che dovrà appunto transitare dal Sistema di Interscambio (SdI) .

La fattura elettronica emessa avrà le seguenti caratteristiche:

  1. Tipo documento TD16
  2. Campo cedente/prestatore: dati del fornitore italiano che ha emesso la fattura in reverse charge;
  3. Campo cessionario/committente: dati del soggetto ricevente italiano che effettua l’integrazione;
  4. Campo 2.1.1.3 della sezione “Dati Generali” deve riportare la data di ricezione della fattura in “reserve charge” o comunque una data ricadente nel mese di ricezione della fattura emessa dal fornitore.
  5. Campo 2.1.1.4 Numero della fattura emessa: si consiglia adoperare una numerazione progressiva ad hoc con attivazione di apposito sezionale IVA.
  6. Campo imponibile presente nella fattura inviata dal fornitore nazionale e della relativa imposta calcolata dal soggetto ricevente . Qualora si sia in presenza di aliquote diversificate, si compilerà il documento con più righi a seconda dei singoli imponibili e le singole imposte. Si ricorda che non è necessario ricopiare l’intera fattura ricevuta ma solo verificare che l’imponibile coincida con l’imponibile della fattura originale.
  7. Campo 2.1.6 degli estremi della fattura originaria emessa dal fornitore nazionale e del numero attribuito alla fattura originaria dal Sistema di interscambio, quando disponibile.
  8. Emessa ai sensi del dell’articolo 17 del d.P.R. n. 633/72 indicando aliquota e imposta dovuta;
  9. Sarà recapitata solo al soggetto ricevente la fattura originaria
  10. Il soggetto ricevente nazionale annoterà la fattura integrata nel registro delle fatture emesse e nel registro delle fatture acquisti.

 

REVERSE CHARGE PER ACQUISTI DI SERVIZI DALL’ESTERO (TD17)

Qualora si riceva una fattura estera per acquisti di servizi, cioè una fattura per transazioni tra il fornitore dei servizi che è un soggetto UE oppure extra UE e l’acquirente che è un soggetto che risiede nel territorio italiano, il fornitore  emetterà una fattura cartacea che indicherà unicamente l’imponibile senza applicazione dell’IVA, poiché l’IVA è imponibile in Italia.

Attenzione: se il fornitore appartiene alla Repubblica di San Marino allora è probabile che l’operatore italiano riceva un documento fattura elettronica in formato XML tramite l’HUB dell’Ufficio Tributario della Repubblica di San Marino.

Il soggetto ricevente dovrà emettere un’autofattura elettronica integrativa con codice codice Tipodocumento TD17, contenente l’imponibile, la/le aliquote IVA e l’imposta dovuta, che dovrà appunto transitare dal Sistema di Interscambio (SdI).

La fattura elettronica emessa avrà le seguenti caratteristiche:

  1. Tipo documento TD17
  2. Campo cedente/prestatore: dati del fornitore estero con indicazione del paese di residenza dello stesso;
  3. Campo cessionario/committente: dati del soggetto ricevente italiano che effettua l’integrazione/autofattura;
  4. Campo 2.1.1.3 della sezione “Dati Generali” deve riportare:
    • Se acquisto di servizi intra UE la data di ricezione della fattura
    • Se acquisti di servizi extra UE, San Marino o Vaticano la data di effettuazione dell’operazione.
  5. Campo 2.1.1.4 Numero della fattura emessa: si consiglia adoperare una numerazione progressiva ad hoc con attivazione di apposito sezionale IVA.
  6. Campo 2.1.6 degli estremi della fattura originari emessa dal fornitore nazionale e del numero attribuito alla fattura originaria dal Sistema di interscambio, quando disponibile.
  7. Campo imponibile presente nella fattura inviata dal fornitore nazionale e della relativa imposta calcolata dal soggetto ricevente nazionale. Si ricorda che non è necessario ricopiare l’intera fattura ricevuta ma solo verificare che l’imponibile coincida con l’imponibile della fattura originale.
  8. Emessa ai sensi del dell’articolo 17 del d.P.R. n. 633/72 indicando aliquota e imposta dovuta;
  9. Sarà recapitata solo al soggetto ricevente la fattura originaria
  10. Il soggetto ricevente nazionale annoterà la fattura integrata nel registro delle fatture emesse e nel registro delle fatture acquisti.

REVERSE CHARGE PER ACQUISTI DI BENI INTRA COMUNITARI (TD18)

Qualora si riceva una fattura, da un soggetto intracomunitario,  per acquisti di beni, cioè una fattura per transazioni tra il fornitore di beni che è un soggetto UE e l’acquirente che è un soggetto che risiede nel territorio italiano, ed i beni saranno trasferiti da una nazione UE ad altra nazione UE, il fornitore  emetterà una fattura (quasi sempre) cartacea che indicherà unicamente l’imponibile senza applicazione dell’IVA, poiché l’IVA è imponibile in Italia.

Il soggetto ricevente nazionale dovrà emettere un’autofattura elettronica con codiceTipodocumento TD18, contenente l’imponibile, la/le aliquote IVA e l’imposta dovuta, che dovrà appunto transitare dal Sistema di Interscambio (SdI).

La fattura elettronica emessa avrà le seguenti caratteristiche:

  1. Tipo documento TD18
  2. Campo cedente/prestatore: dati del fornitore intracomunitario con indicazione del paese di residenza dello stesso;
  3. Campo cessionario/committente: dati del soggetto ricevente italiano che effettua l’integrazione/autofattura;
  4. Campo 2.1.1.3 della sezione “Dati Generali” deve riportare la data di ricezione della fattura
  5. Campo 2.1.1.4 Numero della fattura emessa: si consiglia adoperare una numerazione progressiva ad hoc con attivazione di apposito sezionale IVA.
  6. Campo 2.1.6 degli estremi della fattura originari emessa dal fornitore nazionale e del numero attribuito alla fattura originaria dal Sistema di interscambio, quando disponibile.
  7. Campo imponibile presente nella fattura inviata dal fornitore nazionale e della relativa imposta calcolata dal soggetto ricevente nazionale. Si ricorda che non è necessario ricopiare l’intera fattura ricevuta ma solo verificare che l’imponibile coincida con l’imponibile della fattura originale.
  8. Emessa ai sensi del dell’articolo 46 del D.L. n. 331 del 1993 indicando aliquota e imposta dovuta;
  9. Sarà recapitata solo al 17 c.2 del D.P.R. la fattura originaria
  10. Il soggetto ricevente nazionale annoterà la fattura integrata nel registro delle fatture emesse e nel registro delle fatture acquisti.

REVERSE CHARGE PER INTEGRAZIONE O AUTOFATTURA PER “ACQUISTO DI BENI CHE SI TROVANO GIA’ NEL TERRITORIO NAZIONALE” DA SOGGETTI ESTERI (INTRA ED EXTRA UE)  (TD19)

Qualora si riceva una fattura, extracomunitaria oppure intracomunitaria,  per acquisti di beni già presenti nel territorio Italiano, cioè una fattura per transazioni tra il fornitore di beni che è un soggetto UE oppure extra UE e l’acquirente che è un soggetto che risiede nel territorio italiano ma i beni sono già nel territorio Italiano, il fornitore  emetterà una fattura (quasi sempre) cartacea che indicherà unicamente l’imponibile senza applicazione dell’IVA, poiché l’IVA è imponibile in Italia.

Attenzione: essendo previsto l’obbligo di fattura elettronica nei rapporti tra San Marino e Italia nel caso di TD19 ricevuto da fornitore della Repubblica di San Marino l’utente riceverà una fattura elettronica in formato XML tramite l’HUB dell’Ufficio Tributario della Repubblica di San Marino.

Il soggetto ricevente nazionale dovrà emettere un’autofattura elettronica con codice Tipodocumento TD19, contenente l’imponibile, la/le aliquote IVA e l’imposta dovuta, che dovrà appunto transitare dal Sistema di Interscambio (SdI). La fattura elettronica emessa avrà le seguenti caratteristiche:

  1. Tipo documento TD19
  2. Campo cedente/prestatore: dati del fornitore estero con indicazione del paese di residenza dello stesso;
  3. Campo cessionario/committente: dati del soggetto ricevente italiano che effettua l’integrazione/autofattura;
  4. Campo 2.1.1.3 della sezione “Dati Generali” deve riportare:
    • Se acquisto di servizi intra UE la data di ricezione della fattura;
    • Se acquisti di servizi extra UE, San Marino o Vaticano la data di effettuazione dell’operazione.
  5. Campo 2.1.1.4 Numero della fattura emessa: si consiglia adoperare una numerazione progressiva ad hoc con attivazione di apposito sezionale IVA.
  6. Campo 2.1.6 degli estremi della fattura originari emessa dal fornitore nazionale e del numero attribuito alla fattura originaria dal Sistema di interscambio, quando disponibile.
  7. Campo imponibile presente nella fattura inviata dal fornitore nazionale e della relativa imposta calcolata dal soggetto ricevente nazionale . Si ricorda che non è necessario ricopiare l’intera fattura ricevuta ma solo verificare che l’imponibile coincida con l’imponibile della fattura originale.
  8. Emessa ai sensi del dell’articolo 17 c.2 del d.P.R. n. 633/72 indicando aliquota e imposta dovuta;
  9. Sarà recapitata solo al soggetto ricevente la fattura originaria
  10. Il soggetto ricevente nazionale annoterà la fattura integrata nel registro delle fatture emesse e nel registro delle fatture acquisti.